DALLA MERCE DI SCARTO… ALLA DIFESA DEI NOSTRI DIRITTI

DALLA MERCE DI SCARTO… ALLA DIFESA DEI NOSTRI DIRITTI

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Era il 26 luglio del 2006 quando nella sala del DLF di Napoli, in occasione di un’assemblea dei pensionati, arrivò una mia vecchia conoscenza, risalente al 1960: Giuseppe Di Blasio (Peppino). Era un grande sindacalista, un so­ cialista libertario, una figura epi­ ca già arrivata a 88 anni e, seppur già malandato, ha ancora un’ora­ toria brillante e una mente lucidis­ sima, da farci rimanere a bocca aperta.

Tra noi, in passato, non si era mai andati d’accordo ed era conside­ rato da me e da Giovanni Ascio­ ne un “destro” (sin dagli anni 60), ma il suo discorso ci aprì una vi­ sione e un orizzonte.

Era venuto apposta da noi per portarci la sua esperienza di 10 anni da segretario generale dei pensionati della CGIL (SPI) che lui aveva portato da 300.000 a 900.000 iscritti.

Nonostante ciò, capii dopo che era stato uno sconfitto dalle gerar­ chie che già dominavano i sinda­ cati.

In seguito mi ha inviato una lette­ ra con documenti da lui firmati che confermano quanto lui diceva e aveva fatto (vedi un passo del suo intervento pubblicato qui a fianco). Aveva ben capito che, ol­ tre ai rapporti di forza e la costitu­ zione di un grande movimento unitario di lotta che lui chiamava “pantere grigie”, c’era anche la necessità di riconquistare la DI­ GNITÀ DEL PENSIONATO. Per questo aveva lavorato su di un progetto di CARTA DEI DIRIT­ TI DEGLI ANZIANI che oggi è assolutamente d’attualità in quan­ to siamo considerati “merce da scarto”.

Ezio Gallori

Dal discorso di Peppino:

…..vedete, è un errore alimentare speranze di categoria o spezzoni di annualità ignorando che la matrice della nostra sofferenza materiale e morale discenda da una cultura politico-sociale che emargina il pensionato o più generalmente la persona anziana. Sarà triste, ma è questa la realtà. Non c’è spazio per questa o quella categoria, per questa o quella fascia d’annata.

Sono stato e resto un uomo d’azione e, o ne prendiamo atto e tutti assieme, pubblici e privati, scendiamo in campo per sconggere l’emarginazione penetrata anche nei baluardi della sinistra o ci facciamo complici dei venditori di fumo, dei bugiardi sulla realtà della spesa pensionistica per spegnere le nostre aspirazioni di giustizia sociale; inventandosi nanche la stupidaggine del conitto generazionale. Vi siete accorti che quando ci è stato tolto il conquistato aggancio delle pensioni alla dinamica salariale non si è levata una sola voce di dissenso nel Parlamento, nei partiti e nei sindacati? l’emarginazione dell’anziano si è sempre manifestata con il negargli il diritto di cittadinanza nella ripartizione del reddito nazionale, ignorando che nell’attuale vi è pure quello prodotto da lui quando aveva i capelli neri.”

Vedi la carta dei diritti dell’anziano ➡️

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